Ieri con Dzifa, la mia amica olandese, decidiamo di lasciare il gruppo a Krokobite e dirigerci verso Cape Coast, ex capitale del Ghana, a 160 km ovest da Accra.
Raggiungerla ha impiegato circa quattro ore utilizzando taxi e tro-to (bus locali molto economici).
Cape Coast è conosciuta nella storia perché è stata il più importante centro per la tratta di schiavi dell’Africa occidentale.
In particolare il Castello di Elmina, la piu antica e grande fortezza di Cape Coast, fu costruita dai portoghesi nel 1482 come centro di scambi commerciali di beni e schiavi. Nel 1600 il castello fu occupato dagli olandesi che ampliarono le prigioni e continuarono il traffico transoceanico di schiavi.
Solo nel 1872, con l’abolizione della schiavitu, il castello fu ceduto agli inglesi che lo utilizzarono come centro amministrativo e, durante la seconda guerra mondiale, come centro di formazione per i soldati.
I racconti della guida sono stati toccanti provando, da bianca europea, un senso di profonda vergogna per le atrocità disumane commesse, per lunghi 400 anni, agli africani.
Mi trovo nella “stanza di non ritorno”, davanti a me c’è una finestra di luce che portava direttamente all’imbarco di quelle navi.
È una finestra sottile dalla quale si intravede l’Oceano. La guida parla quasi sussurrando.
Un profondo silenzio accompagna tutta la nostra visita.
Scattiamo le ultime foto.
E andiamo via.