Forza Iker!

Uno dei momenti piu difficili che ho passato qui in Africa è stato quando Iker, un nostro volontario spagnolo, si è ammalato di malaria.

Sembrava una leggera febbre ma per scrupolo si è recato dal dottore del villaggio per eseguire il test malaria.
Ha cominciato subito la cura di medicine e vitamine, e in soli 3 giorni è guarito. Oggi ci ha salutato perché è partito per Accra per fare un ultimo check-up in ospedale e capire se proseguire la sua missione al nord del Ghana.

In Africa la malaria è normalissima. Ognuno l’ha avuta e ne parlano come una febbre comune. Tanto che hanno sorriso quando mi hanno vista preoccupata per lui.

Quando si è lontani e in un villaggio sperduto si impara a gestire la paura, perché fin quando la cura non ha cominciato a fare effetto, io ne ho avuta.

Cosi la mattina a seguire, quando Iker mi ha detto: “estoy mejor!”
Beh non c’era frase più bella che avrei voluto sentire in quel momento!

Daje Iker, abbiamo tifato tutti per te!

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