Iniziamo il servizio recandoci all’ufficio del governo di Arusha. Dr. Maguo deve parlare con un funzionario interno per far adottare due cani in stato di abbandono ad opera di muzungu (bianchi). I cani si presentano visibilmente timidi e spaventati. Dr. Maguo ci dice che l’inserimento e successiva adozione non potrà avvenire prima di 1 mese, lavorando con costanza sulla fiducia e socializzazione dei cani.
Torniamo in clinica per visitare un capretto che presenta una malformazione ai genitali (ipospadia). Viene visitato dal Dr. Maguo insieme agli specializzandi del vicino college di infermeria veterinaria. È stato interessante assistere anche all’interrogazione del Dr. Maguo per rilasciare l’attestato finale agli allievi che rispondevano timidamente ma con grande rispetto verso di lui.
A valle, ci dirigiamo a controllare lo stato di salute di Shirro. Sta molto meglio, la terapia comincia a fare effetto perché non ha più affanno e con l’aiuto di Jessica ho effettuato anche la mia prima iniezione sottocutanea. A seguire, Dr. Maguo procede con profilassi antirabbica e vaccinazione obbligatoria su 4 gatti e un cucciolo.
Durante gli spostamenti con la jeep, domandiamo al dr. Maguo se questo era il suo sogno da bambino. Ci racconta che è cresciuto curando gli animali in fattoria con il nonno e che intraprendere gli studi di veterinaria è stato il proseguo naturale per la sua indole e passione. Trasmette orgoglio per il suo lavoro e dedizione per i bisogni della comunità. Con quelle modalità apparentemente rudi e distaccate che nascondono tanta saggezza ed esperienza.
Per niente scontato in un paese dove gli animali detengono un ruolo solo marginale di affezione.
Concludiamo la giornata alla galleria d’arte più grande d’Africa, dove abbiamo avuto il privilegio di vedere la “Monna Lisa” africana (venduta a peso d’oro!), spostandoci di 180° da un lato all’altro del dipinto lo sguardo della leonessa segue sempre il nostro.